giovedì 24 novembre 2011

ELSA MONTI: la prima a distribuire pacchi alimentari nei centri “Maria Teresa”.

NELLA FOTO:
MARIA TERESA LETTA,
SORELLA DI GIANNI LETTA,
E ZIA ANCHE DI ENRICO LETTA.
Andrea Marcenaro - IL FOGLIO
FIRST LADY :
La signora Elsa Antonioli maritata Monti, questo abbiamo appreso da Repubblica, è una signora all’antica, riservata, sobria, rassicurante, crocerossina, matrimonio perfetto, consacrata al volontariato, determinata, con un magnifico rapporto di fedeltà e d’amore, che si fa consigliare dal marito per la scelta delle mise importanti, in pace con l’età, nessun ritocco chirurgico, trucco leggero, schiva, cultrice dell’understatement, affabile, cordiale, una casa modesta nella quieta Silvaplana, no, non a Saint Moritz, nella quieta Silvaplana, una signora che serve il caffè volentieri, non si tira indietro dallo sparecchiare la tavola, in prima fila quando si tratta di organizzare un evento benefico, immersa nel suo lavoro, dalla mattina alla sera, campionessa di fund raising, fredda come il suo lui, la prima che fornisce di protesi dentarie gratuite gli indigenti, la prima nel laboratorio didattico di “Taglio e cucito Punto e croce”, la prima a distribuire pacchi alimentari nei centri “Maria Teresa”.
Poi dicono che uno si butta con la nipotina di Mubarak



Il Maresciallo Lo Zito era già vittima di un Provvedimento del futuro Commissario Rocca

Era il 4 Agosto 2008 e nel Comitato Centrale della Croce Rossa Italiana regnava il clima di ferie.. attività d'ufficio ridotta e Dirigenti al meritato riposo.......
Ma ecco che una persona ligia al dovere con spiccato senso di abnegazione al lavoro assume l'incarico di facente funzioni del Direttore Generale è l'Avv. Francesco Rocca, Capo Dipartimento del Servizio Socio Sanitario ( credo già consapevole) che diventerà il Nuovo Commissario della Croce Rossa Italiana che appoggia la richiesta del Capo del Personale ( Dr. Nicola Niglio)di " messa in Disponibilità " immediata (ASSURDO) e che tale richiesta nasce dall'esigenza di evitare gravi pregiudizi al REGOLARE svolgimento dell'attività lavorativa del Comitato Regionale Abruzzo...
e firma l'ordine assurdo di togliere< STRONG> Immediatamente il Maresciallo Lo Zito dal Comitato Regionale Abruzzo e di sollevarlo da ogni assegnazione ai compiti civili , ovvero non avere più niente a che fare con la gestione fai da te della Presidente Maria Teresa Letta.
Ordinerà, sempre il futuro Commissario Rocca, una Ispezione per accertare gli illeciti da me rilevati e che i Revisori dei Conti dopo il pranzo con la Presidente avevano sospeso..e chi farà questa Ispezione il 6 Agosto?Si presenterà negli uffici del Comitato Regionale Abruzzo il suo Capo Ufficio del Dipartimento Socio Sanitario, Dr Leonardo Carmenati che in seguito diventerà: Capo del Dipartimento stesso,Direttore Regionale Abruzzo e sostituto del Direttore Generale,che guarda caso, l'ispezione, si risolveràcon un "nulla di fatto "




Non si spara sulla Croce Rossa.
E infatti trovare notizie che facciano luce sulle condizioni in cui versa l’Ente in Italia è spesso difficile, tranne quando si sentono le roboanti dichiarazioni a proposito della “privatizzazione” possibile. Dura un giorno, poi tutto finisce nel dimenticatoio perché c’è il volto buono dell’Ente che trionfa su tutto il resto.

Un riassunto rapito. Croce rossa, in Italia, è ente pubblico (di diritto privato). E’ finanziata da 4 ministeri (Lavoro, Salute e Politiche Sociali, Economia, Difesa) per circa 160-180 milioni di euro l’anno. In più riceve finanziamenti da privati in ragione di importi che non ci è dato conoscere nel dettaglio. E’ una struttura commissariata, e lo è da tempo - salvo pochi periodi di elezione democratica. Attualmente, il commissario straordinario è Francesco Rocca. Il suo mandato, che doveva essere di un anno e “fino al ricostituimento degli organi societari” è stato prorogato per altri due. Rocca è uomo vicini a Gianni Letta. Esattamente come lo era Guido Bertolaso, per rimanere in ambiti simili.

Nella sua storia, la Croce rossa italiana è stata oggetto e soggetto di numerose situazioni anomale. Non si può dimenticare, per esempio, il ruolo dell’allora Commissario Maurizio Scelli (oggi Deputato del PdL) nella gestione della Missione Antica Babilonia in Iraq, le polemiche per il fatto che la Cri in Iraq avesse scorta militare, le sue esternazioni e le sue iniziative - di cui non si è mai compresa la veridicità o se fossero o meno gradite al Governo - nei casi dei rapimenti di Giuliana Sgrena, Enzo Baldoni, delle due Simone. Infine, la condanna in primo grado da parte della Corte dei Conti.

Impossibile da descrivere in poche righe - ma ce ne occuperemo anche in futuro - la situazione della Croce rossa italiana resta un enorme punto interrogativo su cui è difficile fare luce. Anche perché è stato approvato recentemente un Codice Etico che, fra l’altro, vieta a tutti gli appartenenti alla CRI di rilasciare dichiarazioni a giornalisti.
Oggi, sul Facebook di alcune persone molto attive nello smascherare tutte le magagne dell’ente (surreale, come per far luce in maniera trasparente su una struttura pubblica occorra affidarsi a questo tipo di notizie), appare un documento riassuntivo del disavanzo di cassa della CRI.